Giornate FAI d’Autunno 2025: Oppido Mamertina riscopre la sua storia
Il Museo Diocesano tra i protagonisti della valorizzazione culturale e spirituale del territorio.
Sabato 11 e domenica 12 ottobre 2025 le Giornate FAI d’Autunno accenderanno i riflettori su Oppido Mamertina, con l’edizione intitolata “Terremoto e bellezza: Oppido e il Rinascimento ritrovato”.
Due giorni per scoprire luoghi, tradizioni e testimonianze che raccontano il volto più autentico della città vescovile, nel cinquantesimo anniversario della Fondazione FAI.
La conferenza stampa di presentazione si terrà mercoledì 8 ottobre nella Sala Consiliare del Comune di Oppido, alla presenza delle istituzioni civili ed ecclesiali. Tra queste, anche il Museo Diocesano Oppido Mamertina-Palmi (MuDop), chiamato a sottolineare il valore delle radici artistiche e religiose del territorio diocesano. Il Museo, diretto dall’ing. Paolo Martino, è infatti custode di un patrimonio che affonda le sue radici nella storia della Chiesa locale, rendendo più immediato il legame tra arte, fede e comunità.
Un itinerario tra memoria e rinascita
Il percorso ideato dal FAI guiderà i visitatori tra i ruderi dell’antica Oppido, distrutta dal sisma del 1783, e la città nuova, ricca di testimonianze artistiche e di fede. Un itinerario che si configura come un vero viaggio nella resilienza: dalla tragedia alla rinascita, in cui la bellezza diventa segno e memoria viva.
I giovani custodi della memoria
Protagonisti anche i giovanissimi Apprendisti Ciceroni, studenti del Liceo San Paolo e dell’IIS Gemelli Careri, che accompagneranno i visitatori con entusiasmo e preparazione. La loro presenza rinnova l’impegno educativo della Chiesa e delle istituzioni culturali nel trasmettere alle nuove generazioni il senso di appartenenza e responsabilità verso il patrimonio diocesano.
Una valenza diocesana
Le Giornate FAI d’Autunno si inseriscono nella campagna nazionale “Ottobre del FAI” e assumono per la Diocesi Oppido Mamertina-Palmi un valore particolare: non solo occasione di conoscenza, ma momento di riscoperta delle radici comuni e di condivisione di una storia che continua a parlare alle comunità del presente. Un ringraziamento speciale al vescovo Mons. Alberti per aver reso accessibili spazi importanti per la realizzazione di questa edizione.
Ufficio Diocesano Comunicazioni Sociali

